CANI IN POSA: dall’antichità ad oggi

Date: 20 Ottobre 2018 – 10 Febbraio 2019 – Opening 19 Ottobre 2018

Location: Reggia di Venaria Reale – Venaria Reale (TO).

Curatore: Francesco Petrucci.

Cani in posadall’antichità fino ad oggi, è la prima mostra scientificamente e artisticamente complessiva realizzata in Italia sull’iconografia e l’iconologia del cane nella storia dell’arte e dunque dell’essere umano. La mostra presenta sculture, dipinti e preziosi reperti archeologici, in gran parte inediti o mai esposti al pubblico, realizzati da grandi artisti dal IV secolo a.C. fino ad oggi. La mostra ripercorre la storia dell’uomo durante due millenni dimostrando la costante presenza del cane nelle arti figurative, prima come motivo accessorio alla grande pittura di storia, e in seguito come un genere vero, sperimentato dai pittori “animalisti” o da artisti versatili che esploravano diversi generi artistici. Infatti, dopo la figura umana, il cane – amico dell’uomo per antonomasia – è la figura più rappresentata dagli artisti, come espressione di un legame affettivo e di un’affinità elettiva che travalica gli aspetti del decoro formale e le convenzioni iconografiche. La mostra è articolata in cinque sezioni: Cani nell’arte classica, costituita da sculture ed oggetti di età greco-romana; Cani in posa, composta da veri e propri ritratti di cani, in posa o in azione; Cani, uomini e donne in posa, incentrata su ritratti di uomini, donne e bambini con a fianco uno o più cani, come segno di fedeltà, affetto ed amicizia; Cani in scena, ove il cane è inserito all’interno di episodi storici, religiosi, mitologici, allegorici o di vita reale, come presenza costante nelle vicende umane; Cani immaginari, relativi al mondo del fumetto e alla sfera della trasfigurazione fantastica.

La mostra trova nella Reggia di Venaria Reale  una sede naturale, quale dimora sabauda progettata come luogo di svago e di piacere legato all’arte venatoria, una delle attività umane di cui il cane è emblema principe per antonomasia. Infatti, il termine stesso “caccia” deriva proprio dal greco Kinos, cioè cane. Ma la caccia è soltanto l’aspetto più vistoso del legame antichissimo dell’uomo con il mondo canino, articolato dalla sfera lavorativa a quella dello svago, che si carica di connotazioni sociali e psicologiche, soprattutto nella realtà contemporanea, ove, con la crisi dell’istituto familiare, il cane assume un ruolo di equilibratore sociale. Si tratta di una relazione ancestrale che è oggetto di ricerca da parte di etologi e che ha portato allo sviluppo della zooantropologia, disciplina che studia il rapporto uomo-animale, in particolare il cane. Alla presenza del cane in settori di operatività tradizionale, in parte passati in secondo piano o ridimensionati, oggi si aggiungono funzioni assistenziali e (psico) terapeutiche. Dal mondo dell’infanzia, a quello degli anziani e dei disabili, dalla protezione civile, alla pet therapy.

E proprio la constatazione della crescente importanza del cane nel nostro quotidiano, unitamente al ruolo di primo piano avuto nella storia dell’arte, ove la sua figura nel mondo animale è seconda solo a quella dell’uomo, ha motivato questa mostra sul tema. Oltre a capolavori di arte antica come l’originale e famosissimo mosaico raffigurante il Cave Canem pompeiano, sono presenti in mostra opere di Bartolo di Fredi, Albrecht Dürer, Giusto Sustermans, Frans Snyders, Jacopo Bassano, Mattia Preti, Luca Cambiaso, Luca Giordano, Giovan Battista Tiepolo, Pompeo Batoni, Antonio Canova, Antonio Ligabue, Tommaso Cascella, Dario Ghibaudo, Corrado Zeni, Matteo Basilé e molti altri…

Making Of “Cani in Posa”